In questi giorni uno degli argomenti che anima le nostre conversazioni e i nostri pensieri è la diffusione di un nuovo virus, noto con il nome di COVID-19.  Notizie sull’argomento su internet o sui giornali o da ascoltare in televisione ve ne sono a iosa. È chiaro che bisogna sempre filtrare tutto ciò che si ascolta o che si legge. Alcune notizie possono essere sbagliate, e potrebbero in tal modo scatenare panico nella popolazione, che in definitiva non avrebbe un risultato positivo.

Secondo quanto riportato dal Ministero della Salute, la famiglia dei coronavirus è un’ampia famiglia di virus respiratori.

Essi causano patologie che coinvolgono l’apparato respiratorio e che possono essere più o meno gravi.

I membri di questa famiglia hanno assunto questo nome in quanto se osservati al microscopio hanno una classica forma di corona. Il virus che ad oggi colpisce la citta di Wuhan è stato identificato con il nome 2019-nCoV. A questa famiglia di virus appartengono i ben noti virus che hanno provocato la MERS (Sindrome Respiratoria Meridionale) e la SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave).

Si tratta di virus piuttosto comuni in alcune specie di animali, ma che in determinate circostanze ad essi favorevoli possono infettare l’uomo e diffondersi così nell’ambito della popolazione, come appunto è accaduto con il 2019-nCoV.

Le modalità di trasmissione da uomo ad uomo sono generali. Come qualsiasi altro virus esso diffonde attraverso il contatto con la persona infetta, con tosse, starnuti, dunque attraverso il contatto con fluidi corporei contaminati. Per quanto riguarda i sintomi, anche essi non sono molto specifici. C’è l’innalzamento della temperatura corporea, tosse raffreddore, difficoltà respiratorie, mal di testa. In generale si tratta di sintomi comuni anche ad altre patologie virali. Il problema in questo caso è che l’infezione a persone già debilitate o con un sistema immunitario compromesso, ha causato il decesso della persona.

Purtroppo ad oggi non è stato ancora elaborato un vaccino da somministrare alla popolazione, in quanto i tempi tecnici necessari al suo sviluppo sono lunghi e richiedono vari trials clinici. Per quanto riguarda il trattamento da mettere in atto in caso di contagio, anch’esso non risulta ben chiaro. Non c’è un trattamento che possa andare bene per tutti i pazienti. Le cure sono soggettive e vengono somministrate anche in base alla sintomatologia presentata.

Dunque in generale noi cosa possiamo fare? Non andare in panico, seguire norme igieniche e avvisare telefonicamente il medico per eventuali disturbi sospetti . Ciò che sarebbe necessario fare sempre, indipendentemente dal coronavirus. Norme che ci consentono di vivere meglio.

 

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